Dalla Norvegia a Palermo, passando per Interlaken e Varese: i controlli contro il gioco fuori legge colpiscono duro. Anche Pikachu non è scampato. (Immagine: MAXSHOTO / Alamy)
Aprile, tempo di ora legale, delle prime passeggiate primaverili, di nuovi giochi, ma anche di nuovi oscuramenti e sanzioni. Dall’Italia al resto del mondo, le Forze dell’Ordine lavorano alacremente perché il mondo dell’iGaming rispetti le regole e le normative vigenti. E per chi non lo facesse, sono guai seri oltre che multe (salate).
Offrire giochi online a pagamento senza i doverosi permessi, e dunque le fondamentali verifiche da parte dei rispettivi enti regolatori, è un reato. Per impedire tali malefatte, oscurare i siti internet colpevoli di ciò è una delle attività più importanti e immediate allo stesso tempo. È accaduto di recente in Norvegia, dove il Lotteritilsynet ha calato la propria scure, bloccando 57 siti fuori norma. L’obiettivo non è solo colpire chi non rispetta la Legge, ma anche tutelare i giocatori che, ignari, rischiano soldi affidandoli a persone che operano al di fuori della legalità.
Dalla 'magia dei fiordi' alla provincia italiana. I finanzieri del comando provinciale di Varese sono intervenuti per bloccare una rete di siti illegali mascherati da autentici, ma al contrario autorizzati dallo stato caraibico di Curaçao, già noto per essere teatro di numerose attività criminali. Fatte le dovute indagini, è emerso il mancato pagamento all’erario statale, sembra, di 350 milioni di euro. Cadere in questi tranelli virtuali è molto facile e le conseguenze non tardano a farsi sentire poiché si affidano i propri soldi a software non controllati. Un elemento che non va trascurato è che anche l’utente, pur essendo ignaro, sta commettendo un reato e dunque è sanzionabile.
Una prima operazione per poter smascherare siti non legali è controllare che il casinò abbia il logo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quindi verificare che il numero corrisponda a quello scritto sul sito ADM e, nel caso di dubbi, contattare le autorità competenti.
Lo schema è sempre lo stesso. Monitoraggio. Indagine. Azione e sanzioni. Finché la gente non si metterà in testa di rispettare la Legge, le Forze dell’Ordine continueranno a operare in questo modo. Dai piccoli centri abitati alle realtà metropolitane, nulla e nessuno sfugge. È di recente accaduto a Isola Capo Rizzuto (KR), in Calabria, dove il titolare di un circolo ricreativo si è visto comminare una multa di 30mila euro, quindi il sequestro di tre slot machine e infine anche un deferimento alle autorità.
'Problemi di versamento' anche in centro Italia e più precisamente dalle parti di Viterbo, a Canino, dove la Guardia di Finanza locale ha smantellato un centro di scommesse clandestine. Sempre nella medesima provincia laziale, comune di Blera, è stata bloccata un’attività di giochi online senza autorizzazione, sequestrando gli apparecchi e consegnando ai titolari coinvolti una sanzione fino a 50mila euro.
Non è andata meglio oltreconfine in Svizzera, e più precisamente nel Cantone Berna vicino alla nota località turistica di Interlaken, dove a seguito del lavoro della Commissione federale delle case da gioco (CFCG) due persone sono finite agli arresti e sono stati sequestrati apparecchi per giochi di casinò a soldi. A fare la stessa fine, altre apparecchiature non collegate in un bar-tabaccheria a Villa di Briano (CE), e dunque sequestrate, il tutto 'appesantito' da sanzioni monetarie e la chiusura del locale per altre irregolarità riscontrate.
Il contrasto all’illegalità si sviluppa su molti fronti, che può andare dalla sospensione della licenza, com’è avvenuto di recente nel comasco, a stangate vere e proprie per violazioni molto gravi, com’è stato documentato in provincia di Lecce, dove alcune slot erano state scollegate dal circuito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le vie dell’illegalità però, sanno trovare sviluppi, per certi versi impensabili. Nonostante una sala scommesse di Catania fosse in regola sul fronte betting, il locale era diventato crocevia della malavita e pertanto il questore ne ha provveduto alla chiusura per un periodo di sette giorni.
Dimenticate il gigante buono della Banda Fratelli nel cult I Goonies (1985), nell’operazione Super Slot non c’è nulla di piacevole, semmai una truffa di milioni di euro perpetrata mediante sale scommesse, di slot e la creazione di una apposita holding, il tutto sgominato da un lavoro sinergico che ha visto scendere in campo la Guardia di Finanza di Bra, la Procura di Asti e l’Agenzia delle Entrate. I tre fratelli coinvolti sono stati bloccati e messi agli arresti con una condanna di 10 anni di reclusione.
Chi almeno una volta non ha partecipato a una partita a poker tra amici? C’è chi è andato 'leggermente' oltre, organizzando tornei clandestini di Texas Hold’em a Palermo, nei quartieri Kalsa e Malsaspina-Palagonia, spacciandoli per attività ricreative. Grazie all’intervento dei finanzieri del Comando Provinciale locale, in collaborazione con la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono state chiuse due sale da poker abusive. Colti in flagrante, 70 persone. Tutto il materiale presente legato all’attività è stato sequestrato. L’aspetto più assurdo della vicenda, è che i tornei venivano anche pubblicizzati sui social network.
Se c’è un ente che ha tutto fuorché voglia di scherzare quando si tratta di gioco d’azzardo illegale è l’olandese Kansspelautoriteit (KSA). In un’epoca dove la gente vive e respira con il proprio smartphone, l’attività di monitoraggio riguarda non solo siti internet ma anche le app. Nel 2025 l’organismo regolatore del gioco d’azzardo orange ha già bloccato 20 applicazioni, ree di essere state anche pubblicizzare sui social media e con l’aggravante di aver raggiunto minorenni. Nello stesso mese di aprile, la KSA ha rifilato una multa record di oltre 730mila euro a una società titolare di una regolare licenza, ma colpevole di aver esposto i giovani alla dipendenza da gioco d’azzardo eccessivo.
Restando all’estero, non si può dire che nell’antica terra d’Albione la sicurezza sia un optional. Sebbene sia la patria delle scommesse sportive, guai a pensare di essere al di sopra della legge. Pur essendo legali, non è consentito approfittarsi di dettagli riservati, com’è per l’appunto accaduto per le elezioni del 2024. La UK Gambling Commission era sulle tracce dei malfattori, ed ecco che dopo mesi di indagine sono scattate le denunce per 15 persone.
Il collezionismo riguarda moltissime realtà, incluse le carte da gioco. Carte che possono avere un valore economico non indifferente. Possederle non viola alcun reato, sia chiaro, a meno che non si attraversi una frontiera senza dichiarare le suddette. È esattamente ciò che non ha fatto un signore con 38 carte dei Pokémon, una 'leggerezza' che gli è costata il sequestro dei cartoncini di Pikachu e dei suoi amici del valore di 3.000 euro.
Morale della favola? Anche quando si tratta di carte, meglio non farsi cogliere impreparati alla dogana. Perché a volte, il vero bluff è non dichiarare.
Luca ha iniziato la sua attività editoriale nel 2002 e da allora non ha mai smesso di operare nel campo dei media online, spaziando e diversificando in qualsiasi settore avesse a che fare con le parole giornalismo, correttore bozze, copywriting, SEO blogger, social media editor. Dal 2011 lavora principalmente da remoto, in particolare con aziende internazionali, attività questa iniziata proprio nel settore dell’iGaming quando ancora ne sapeva poco. Professionalità, curiosità e costante impegno lo hanno reso un esperto e, dopo più di 13 anni, ancora oggi continua a lavorare in questo settore con professionalità e la massima scrupolosità. Su Casinos.com si occupa di news variegate: giochi, provider, promozioni ecc.
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