Il provider è stato giudicato responsabile per aver distribuito software a due operatori non autorizzati. Ridotta la sanzione in base al fatturato.
L'Autorità svedese per il gioco pubblico, la Spelinspektionen, ha confermato una sanzione nei confronti di Hacksaw Studios AB, la società che sviluppa i giochi distribuiti globalmente con il marchio Hacksaw Gaming, per aver fornito software a piattaforme prive della licenza necessaria per operare in Svezia.
Il provvedimento, inizialmente emesso nel maggio 2024, è stato reso definitivo il 15 aprile 2025 con la sentenza del tribunale amministrativo (Förvaltningsrätten), che ha respinto il ricorso dell'azienda e confermato la violazione della legge svedese sul gioco d'azzardo.
Nel dettaglio, l'accusa riguarda la fornitura di contenuti di gioco a due operatori sprovvisti di licenza, in aperta violazione della normativa introdotta in Svezia a partire dal 1° luglio 2023. Le indagini condotte dalla Spelinspektionen hanno accertato che Hacksaw Studios ha continuato a rendere disponibili i propri giochi a soggetti non autorizzati, eludendo i vincoli imposti dal nuovo quadro regolatorio.
La legge prevede infatti che tutti i fornitori di software per il gioco online debbano non solo essere in possesso di un’apposita autorizzazione rilasciata dall’autorità svedese, ma anche assicurarsi che i propri prodotti vengano utilizzati esclusivamente da aziende titolari di una licenza valida per operare nel Paese.
Nel corso del procedimento, Hacksaw Studios ha dichiarato di aver adottato misure tecniche di geoblocking per impedire l’accesso ai propri giochi da parte di operatori non autorizzati e di aver rafforzato il monitoraggio sulle attività nel mercato svedese. La società ha sostenuto di non aver agito in maniera intenzionale e di aver preso provvedimenti per conformarsi alle nuove regole.
Il tribunale amministrativo, tuttavia, ha giudicato tali contromisure insufficienti a garantire il rispetto della normativa vigente. Nella sentenza, i giudici hanno confermato la responsabilità dell’azienda, sottolineando l’importanza di un controllo attivo e continuo sulla distribuzione dei contenuti. Pur riconoscendo alcune attenuanti, tra cui la collaborazione durante le indagini e la trasparenza dei dati economici forniti, la corte ha deciso di ridurre l’importo della sanzione inizialmente previsto, basandosi sul fatturato netto dichiarato da Hacksaw Studios.
In Italia, Hacksaw Gaming ha cominciato a farsi notare intorno al 2022, quando i primi titoli hanno iniziato ad apparire nei cataloghi di alcuni operatori ADM. Inizialmente conosciuta per i suoi gratta e vinci e giochi dalla grafica essenziale e dinamiche ad alta volatilità, la società ha guadagnato terreno grazie a slot come Chaos Crew, The Bowery Boys e la più iconica Wanted Dead or a Wild, diventata in breve tempo una delle preferite dai giocatori.
Oggi, i titoli di Hacksaw sono distribuiti da numerosi casinò online legali, tra cui 888 Casino, StarCasinò, Sisal e NetBet, e fanno parte stabilmente delle selezioni "Più giocate" e "Novità" di molte piattaforme italiane. Il successo si deve a un mix di originalità visiva, bonus game imprevedibili e un’identità di marca ben riconoscibile, che ha saputo conquistare anche un pubblico esigente.
Al di là del singolo provvedimento, il caso Hacksaw apre una riflessione più ampia sul ruolo crescente delle autorità di regolamentazione nel mercato globale del gioco online. L’obbligo di autorizzazione previsto in Svezia – e ormai comune in molti mercati regolamentati, compreso quello italiano – non è solo una formalità burocratica: è parte di una strategia mirata a ricostruire un perimetro legale sempre più definito, in cui anche chi sviluppa e distribuisce giochi è chiamato a rispondere delle proprie scelte commerciali.
Negli anni, l’attenzione si è spesso concentrata sugli operatori illegali, ma la filiera è ben più articolata. Ecco perché i regolatori cominciano a guardare anche a monte, puntando l’attenzione su provider e aggregatori. Per questi attori, la compliance non è più solo un requisito tecnico, ma una leva reputazionale. Ignorarla significa esporsi non solo a sanzioni, ma a un indebolimento della credibilità presso i partner regolamentati – un fattore oggi determinante per la sostenibilità del business.
Daniele ha iniziato la sua carriera come giornalista sportivo, ma nel 2019 ha scelto di portare la sua esperienza di scrittura nel mondo del gaming online. Dopo diverse collaborazioni con i principali operatori del settore, oggi ricopre il ruolo di Content Editor italiano su Casinos.com. Partito da una curiosità più che da una passione dichiarata, Daniele si è ritrovato coinvolto nel fornire ai giocatori notizie utili, imparziali e di qualità. Il suo approccio si basa in primis sull'esperienza diretta, quindi sull'analisi dei dati concreti. Niente fronzoli, solo informazioni chiare, oneste e pratiche. Su Casinos.com, la sua missione è rendere il mondo del gaming online più accessibile e comprensibile per tutti.
Vai alla pagina dell'autore