Casinò online vietati ai minori: l’AGCOM impone la verifica dell’età

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Daniele Alfieri

Pubblicato da Daniele Alfieri

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Ultimo aggiornamento 21 aprile 2025

Casinò online vietati ai minori: l’AGCOM impone la verifica dell’età

Giacomo Lasorella, presidente AGCOM, in occasione della relazione annuale 2024 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, alla Camera dei Deputati, Roma, giovedì 18 luglio 2024. (Immagine: LaPresse / Alamy)

Una stretta decisa, ma calibrata, sui contenuti digitali vietati ai minori. L’AGCOM ha approvato la delibera 96/25/CONS, che definisce per la prima volta un sistema nazionale per il controllo dell’età online. Il provvedimento arriva in attuazione della legge 159 del 2023, nota come Decreto Caivano, e coinvolge tutte le piattaforme di video sharing e i siti accessibili dall’Italia che diffondono contenuti non adatti ai minori, inclusi casinò online e portali pornografici.

Il nuovo sistema segna un cambio di paradigma: tutelare i minori non significa più raccogliere più dati, ma verificarne meno — e farlo meglio.

Verifica dell’età senza identità: la novità del “doppio anonimato”

Al cuore delle nuove regole c’è un modello tecnologico che punta a conciliare sicurezza e privacy. La verifica della maggiore età sarà affidata a soggetti terzi, indipendenti e certificati, i quali rilasceranno una “prova dell’età” senza mai condividere informazioni personali né con il sito visitato né con chi ha effettuato la verifica.

Il principio è semplice quanto radicale: il sito non sa chi sei, il verificatore non sa dove stai andando. Nessuna traccia del tuo nome, né del portale a cui vuoi accedere. Un sistema a “doppio anonimato” pensato per alzare il livello di protezione, non solo per i minori, ma per tutti gli utenti.

Le app come ponte sicuro: così si accede senza cedere dati

Nel caso si utilizzino app installate sul proprio dispositivo — come quelle per l’identità digitale o i wallet elettronici — sarà possibile generare in autonomia la “prova dell’età”, che verrà trasmessa ai siti in forma anonima e crittografata. Questo passaggio rappresenta una delle vie pratiche più promettenti per coniugare accessibilità e tutela dei diritti.

Ogni accesso a contenuti regolamentati avverrà tramite un’autenticazione rapida, ma sempre separata dall’identificazione iniziale: due fasi, due garanzie.

I criteri fondamentali: trasparenza, sicurezza e inclusività

L’AGCOM ha optato per un approccio tecnologicamente neutrale, lasciando libertà sui mezzi ma non sugli obiettivi. Ogni sistema di verifica dell’età dovrà rispettare criteri chiari: protezione dei dati personali, semplicità d’uso, assenza di barriere tecniche o economiche e accessibilità anche per quegli utenti adulti che possono incontrare difficoltà con gli strumenti digitali, come anziani o persone con disabilità.

A tutto questo si aggiunge l’obbligo di garantire canali chiari e facilmente utilizzabili per l’assistenza e i reclami, così da assicurare un quadro trasparente e davvero aperto alla partecipazione degli utenti.

Un percorso condiviso tra istituzioni, piattaforme e Bruxelles

La delibera è il risultato di un lavoro di concertazione durato mesi. Dopo la consultazione pubblica, che ha visto il coinvolgimento di tredici soggetti tra istituzioni, associazioni e operatori digitali, il testo ha ottenuto il parere favorevole del Garante per la Privacy ed è stato notificato alla Commissione europea, che ha espresso osservazioni puntuali poi recepite integralmente.

Non si tratta dunque di un’imposizione calata dall’alto, ma di un quadro normativo costruito a più voci, con l’obiettivo dichiarato di proteggere i più giovani senza penalizzare la fruibilità dei servizi.

Il futuro? Sarà europeo (e aggiornabile)

La delibera italiana non rappresenta un traguardo definitivo, ma piuttosto una base su cui costruire. I sistemi di verifica dovranno evolversi in linea con gli orientamenti europei in fase di definizione. Un adeguamento che potrebbe avvenire in futuro, in ottica di armonizzazione con il quadro normativo dell’Unione.

Nel frattempo, le piattaforme e i fornitori di contenuti avranno sei mesi per conformarsi alle nuove regole. Con una sfida in più: proteggere i minori senza creare un mondo digitale blindato e sorvegliato, dove ogni accesso diventa una schedatura.

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Daniele Alfieri
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Daniele ha iniziato la sua carriera come giornalista sportivo, ma nel 2019 ha scelto di portare la sua esperienza di scrittura nel mondo del gaming online. Dopo diverse collaborazioni con i principali operatori del settore, oggi ricopre il ruolo di Content Editor italiano su Casinos.com. Partito da una curiosità più che da una passione dichiarata, Daniele si è ritrovato coinvolto nel fornire ai giocatori notizie utili, imparziali e di qualità. Il suo approccio si basa in primis sull'esperienza diretta, quindi sull'analisi dei dati concreti. Niente fronzoli, solo informazioni chiare, oneste e pratiche. Su Casinos.com, la sua missione è rendere il mondo del gaming online più accessibile e comprensibile per tutti.

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