Al Summit di Berlino l’allarme dell’industria: nel 2024 il 71% del gambling online in UE è finito nel mercato nero, senza regole né tutele per i giocatori. (Immagine: BGC)
Il 42° International Gaming Summit si è aperto a Berlino con un messaggio forte e chiaro: l’industria del gioco d’azzardo è a rischio. Durante la tavola rotonda “Le minacce crescenti del gioco illegale” è emerso un dato inquietante: nel 2024 il 71% dei ricavi generati dal gambling online nei 27 paesi dell’Unione Europea è finito in circuiti non regolamentati. Parliamo di oltre 80,6 miliardi di euro sottratti alla rete legale, con gravi conseguenze per la trasparenza, la sicurezza dei giocatori e le casse statali.
Leader del settore, regolatori e forze dell’ordine hanno ribadito l’urgenza di contrastare l’espansione del gioco illegale—online e offline—che minaccia la sostenibilità dell’intero comparto. A guidare il confronto, Keith Bristow, presidente del Gambling Anti-Money Laundering Group del Regno Unito ed ex direttore dell’Agenzia Nazionale contro il Crimine britannica.
Accanto a lui, rappresentanti delle principali associazioni internazionali di gioco e dirigenti di alto livello hanno affrontato il tema con dati, proposte e un appello comune: proteggere l’integrità del settore prima che sia troppo tardi.
Durante la tavola rotonda, i vertici delle principali organizzazioni del settore hanno condiviso esperienze e strategie trasversali tra diverse giurisdizioni, evidenziando l’importanza di un approccio congiunto per contrastare l’avanzata del mercato nero. Il fenomeno, infatti, mina non solo la sostenibilità economica dell’industria regolamentata, ma anche gli standard di tutela dei consumatori e le entrate fiscali dei singoli stati.
Il messaggio lanciato dalla conferenza è stato inequivocabile: solo un’azione coordinata a livello internazionale può garantire un futuro legittimo e sicuro al gioco regolamentato, proteggendo i giocatori, rafforzando i modelli normativi e difendendo l’integrità dell’ecosistema legale del gaming.
Grainne Hurst, CEO del Betting and Gaming Council (BGC) del Regno Unito, ha lanciato un monito diretto: “Gli operatori illegali prendono di mira le persone più vulnerabili, danneggiano l’economia e mettono a rischio le imprese regolamentate”. Secondo Hurst, la sfida è particolarmente complessa perché “queste organizzazioni criminali non rispettano né le regole, né i confini internazionali".
Sulla stessa linea anche Bill Miller, presidente e CEO dell’American Gaming Association (AGA), che ha definito il gioco illegale “una minaccia globale” capace di minare l’intero impianto normativo: “Il gambling illegale compromette la protezione dei consumatori, sottrae risorse agli operatori legali che rispettano le regole e mette in pericolo l’integrità dei nostri mercati regolamentati".
Le loro parole hanno fatto eco a una preoccupazione condivisa da tutti i presenti al summit: senza una risposta forte e coordinata, il mercato nero continuerà ad avanzare, lasciando le autorità e gli operatori legittimi sempre più in difficoltà.
A lanciare l’allarme più forte è stato Erwin Van Lambaart, presidente della European Casino Association e CEO di Casinos Austria. Durante il suo intervento, ha definito la situazione una vera e propria emergenza per l’Europa: “Il gioco illegale ha raggiunto livelli di crisi in tutti i 27 Stati membri dell’UE. Solo nel 2024 si stimano oltre 80 miliardi di euro di ricavi finiti in circuiti non autorizzati".
Van Lambaart ha inoltre sottolineato un dato sconvolgente che evidenzia la portata del fenomeno: “Esiste una probabilità del 92% di imbattersi in una pubblicità di giochi illegali online". Un rischio particolarmente elevato per i minori e per i giocatori più vulnerabili, costantemente esposti a contenuti non regolamentati e potenzialmente pericolosi.
Il presidente della ECA ha poi concluso con una constatazione amara ma lucida: “Il problema non è destinato a scomparire da solo. È una minaccia ricorrente, e continuerà ad affiorare in tutte le nostre analisi e cronache di settore".
Il tema del gioco d’azzardo illegale non è certo nuovo, ma sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Barry Gibson, ex presidente di Entain, aveva già messo in guardia nel settembre 2024 sui pericoli legati alla crescente presenza di operatori non autorizzati nel panorama europeo. Secondo Gibson, molti siti del mercato nero “imitano le piattaforme legittime di scommesse”, ma operano senza alcuna supervisione o controllo da parte delle autorità competenti.
Una somiglianza che inganna, soprattutto per i giocatori meno esperti, attirati da apparente libertà operativa e minori restrizioni. Tuttavia, come ha ricordato Gibson, dietro questa facciata permissiva non esistono tutele reali per i consumatori, né alcun contributo fiscale a favore dei servizi pubblici. In altre parole: guadagni illeciti e zero responsabilità sociale.
Nel mese di ottobre 2024, Andrew Rhodes, CEO della UK Gambling Commission, ha annunciato un rafforzamento significativo delle attività di contrasto al gioco illegale nel Regno Unito. Tra le azioni intraprese: oltre 750 diffide ufficiali (cease-and-desist notices) inviate a soggetti non autorizzati e più di 78.000 URL illegali segnalati a Google per la rimozione.
Rhodes ha puntato il dito contro una delle pratiche più gravi di questi operatori: “Gli operatori illegali spesso prendono di mira proprio chi si è autoescluso dal gioco". Una strategia cinica, che aggira i meccanismi di tutela per intercettare soggetti fragili e riportarli in circuiti di gioco senza alcuna protezione.
Il quadro delineato nel corso del Summit è chiaro: finché esisteranno lacune normative e spazi digitali poco controllati, il mercato nero continuerà a prosperare. Per questo, i vertici dell’industria hanno invocato un’azione internazionale coordinata, capace di difendere i consumatori e ristabilire fiducia e legalità nel mercato globale del gambling.
La maggior parte della carriera di Alan è stata dedicata all'insegnamento, incluso presso una delle migliori scuole private nel Regno Unito. Ha lasciato Londra nel 2000 e si è trasferito in Galles, dove ha cresciuto quattro meravigliosi bambini. Si è iscritto all'università, dove ha studiato fotografia e cinema, ottenendo una laurea e successivamente un master. Nel 2014 Alan ha contribuito al lancio di un nuovo giornale locale, curando sia la prima che l'ultima pagina, oltre a 6 pagine di contenuti settimanali. Ha anticipato i cambiamenti nel giornalismo e è stato un pioniere delle notizie iperlocali in Galles. Nel 2017 ha fondato uno dei primi siti di notizie indipendenti e gratuiti operanti 24 ore su 24 per il Galles. Dopo aver trasformato il sito in un modello di business di successo, Alan ha sentito il desiderio di nuove sfide. Entrare a far parte di Casinos.com è stata un'emozione particolare per lui, soprattutto perché si tratta di un ruolo nuovo in Europa. È entusiasta di mettersi alla prova e di aiutare gli altri a fare altrettanto.
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